Il bibliotecario è la chiave di un forziere(Anonimo - San Vittore 2012)
Bibliorete - nello specifico le biblioteche della
Fondazione Caritas Ambrosiana,
della
Fondazione Casa della carità A. Abriani e della
Fondazione Culturale San Fedele - in collaborazione con il
Centro Servizi Biblioteche Rionali del Comune di Milano, l'
Associazione Cuminetti e la
Sesta Opera
San Fedele, hanno dato vita a
Biblioteche in rete a San Vittore un progetto che, attraverso le parole di oggi, i libri, le
voci e gli interessi dei detenuti, incoraggia la partecipazione dei cittadini alla concreta
strutturazione di un
Sistema bibliotecario interno al carcere, con l'obiettivo di dotarlo di procedure,
norme e criteri in linea con gli standard bibliotecari e di
attivare risorse e canali
di interazione con la città.
Le biblioteche di San Vittore
Presso la Casa circondariale di San Vittore sono attualmente presenti
8 biblioteche, una per ciascuno dei reparti che compongono il settore maschile e una per il femminile. Ciascuna biblioteca è gestita da almeno un bibliotecario detenuto che opera in stretta collaborazione con l'Associazione Mario Cuminetti e presenta un
panorama a sé stante in termini di criteri e strumenti per la catalogazione, di regole di accesso, di gestione della circolazione, di adeguamento delle risorse alla domanda e di attività culturali.
Anche la distribuzione del patrimonio è differenziata a seconda dei vari reparti, ma circa
due terzi dell'intero patrimonio di 26.000 volumi sono contenuti nella
biblioteca centrale del terzo raggio. Fatta eccezione per la biblioteca centrale, i cui cataloghi cartacei sono disponibili in tutte le biblioteche di reparto, non esistono canali di comunicazione tra i patrimoni delle altre biblioteche sia in termini di catalogazione sia di prestito interbibliotecario.
Oltre alla frammentazione e alla difficoltà di comunicazione altro elemento di criticità è la mancanza di continuità causata dall’elevato
turnover dei detenuti bibliotecari, tipico di un istituto circondariale.
Come è nato il progetto
Nella primavera 2012 sollecitato dall’ufficio pedagogico della casa circondariale di San Vittore il gruppo di Bibliorete
1 mette a punto un
progetto di formazione per detenuti bibliotecari, che ha ben presto raccolto l'adesione del
Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Milano e la partecipazione fattiva della direzione di San Vittore, degli educatori, della Polizia penitenziaria e dell'Associazione Mario Cuminetti, che da anni supporta le attività delle biblioteche del carcere.
Il progetto è nato da una duplice convinzione:
- che il lavoro di conservazione e messa a disposizione di un patrimonio culturale comune (anche autoprodotto) rappresenti, anche nel contesto carcerario, un’esperienza di crescita personale e di attenzione all’altro e un’opportunità di comunicazione con la realtà esterna
- che a fare da guida, nella messa a punto e nella realizzazione delle attività debba essere un principio partecipativo più che direttivo (più fare con i detenuti, che fare per i detenuti)
Il corso per i bibliotecari di reparto
2 si è svolto dall’8 giugno al 13 luglio 2012 (cui vanno aggiunti incontri conoscitivi iniziali e di confronto sugli esiti), attraverso un percorso che si è ispirato alle cinque leggi di Ranganathan
3. Per la prima volta tutti i detenuti bibliotecari di San Vittore si sono riuniti e questo ha permesso di far emergere il quadro della situazione delle biblioteche - strutture, patrimonio, utenza
4 - e una forte domanda di collaborazione e di linguaggio comune.
Esito finale del corso è la definizione condivisa di obiettivi e strumenti per proseguire nell’impegno per un miglioramento del sistema bibliotecario di San Vittore:
- per quanto riguarda gli obiettivi viene formulata una proposta di linee guida, ispirate a quelle stilate dall’IFLA per i servizi bibliotecari ai detenuti5 e modellate sulle caratteristiche specifiche della casa circondariale;
- per quanto riguarda gli strumenti viene proposta e accettata dalla Direzione di San Vittore una riorganizzazione operativa con la costituzione di due Comitati di coordinamento (uno di indirizzo e un secondo esecutivo) che aiutino a superare la frammentazione e favoriscano la comunicazione e la collaborazione fra le diverse componenti dell’istituzione carceraria e le tante realtà attive attorno alle biblioteche.
I due Comitati di coordinamento si riuniscono e si entra in contatto con altre realtà presenti (il CTP Cavalieri, la Sesta Opera, altri volontari) e con loro si partecipa al bando Cariplo 2013 con l’obiettivo di dare attuazione alle linee guida predisposte.
Biblioteche in rete a San Vittore 2013 - 2014
In questo quadro, in riferimento al bando Cariplo “Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura”, sono stati definiti alcuni obiettivi relativi a tre grandi aree di intervento:
- Creazione di un catalogo unico e adeguamento del patrimonio alla domanda interna
Le azioni relative a questo primo punto prevedono interventi strutturali: l'adozione di un software come Bibliowin 4.0, fornito a titolo gratuito dalla CG Soluzioni Informatiche, che per caratteristiche di usabilità e adattabilità ai vincoli tecnologici del contesto renda possibile la creazione di un catalogo comune e la gestione dei prestiti, ha l'obiettivo di far si che ogni detenuto presente in San Vittore possa accedere a qualsiasi libro in catalogo in una qualsiasi delle biblioteche di raggio.
L'azione di adeguamento del patrimonio alla domanda si articola in:
revisione del patrimonio, già attivata con la stesura di un protocollo di revisione;
prestito interbibliotecario con le biblioteche del SBU
acquisto solidale di volumi da destinare alle biblioteche di SV, a cura del SBU e in collaborazione con alcune librerie (Hoepli, via Tadino)
monitoraggio della domanda interna (analisi dei prestiti, questionari)
- Formazione degli addetti alle biblioteche
Sono previsti due moduli formativi diversi:
• il primo diretto all'acquisizione da parte degli operatori di biblioteca, detenuti e non, di concetti di base di revisione e catalogazione, in stretta relazione con le attività descritte al punto precedente;
• il secondo diretto all'acquisizione delle funzione di base del software di gestione prestiti e di alcuni strumenti utili alla promozione del patrimonio (abstract, bibliografie tematiche e per autore, novità, segnalazioni su Realtà nascoste...)
La proposta formativa prevede anche una specifica azione di inclusione e reinserimento sul territorio di un detenuto che abbia partecipato ai moduli formativi di cui sopra, con una sua partecipazione attiva alla promozione delle attività della biblioteca di Novate Milanese.
- Promozione del patrimonio
Il percorso culturale di promozione del patrimonio è anche volto a valorizzare, intensificare e innescare azioni sociali improntate alla coesione tra la popolazione penitenziaria e i soggetti e le realtà esterne promotrici.
Si articola in tre azioni:
• Lettura con gli autori, serie di incontri durante i quali i detenuti avranno modo di confrontarsi con importanti scrittori prima e dopo aver letto il loro libro e aver lavorato e discusso sul testo;
• Incontri al cinema, percorso che intende promuovere il valore culturale e sociale della visione collettiva e della discussione guidata di opere di rilievo della cinematografia nazionale e internazionale;
• Stampa e diffusione di Realtà nascoste, periodico mensile redatto dai detenuti di San Vittore, che sarà utilizzato come strumento informativo sulle attività svolte e che potrà ospitare interventi, commenti, recensioni e segnalazioni. Sarà stampato a cura della Civica Stamperia del Comune di Milano e esposto in biblioteche pubbliche e consigli di zona, disponibile alla consultazione del pubblico.
Una sfida da raccogliere
Il progetto si presenta come una sfida affascinante e impegnativa.
Affascinante perché la realtà carceraria, proprio per la concentrazione di fragilità sociali e culturali, per gli effetti tangibili prodotti daII’esclusione, per la frammentarietà degli spazi e delle relazioni e per l’eterogeneità della popolazione, rappresenta un
banco di prova particolarmente significativo del ruolo che le biblioteche di pubblica lettura e le iniziative culturali possono giocare a favore della coesione sociale.
Impegnativa perché proprio le caratteristiche del contesto sopraindicate portano con sé
rischi di dispersione e di discontinuità che dovranno attentamente e positivamente contrastati attraverso un
impegno comune di tutti i soggetti coinvolti.
Ma si tratta anche di una sfida che non può non essere raccolta, perché nasce da un bisogno espresso dalla realtà stessa di San Vittore e si inserisce in una vicenda collettiva di riflessioni e di esperienze
6, sia in ambito italiano che internazionale, volte a migliorare la funzionalità delle biblioteche carcerarie.
Rendere effettivo “il diritto fondamentale dei detenuti a leggere, apprendere ed accedere all'informazione”
7 - del resto - rimane una questione di civiltà che la crisi non può farci dimenticare.
Note:
1Bibliorete è una rete di biblioteche tematiche milanesi, quali BiblioLavoro, Centro Documentazione Mondialità, CESPI, Fondazione Acli milanesi, Fondazione Caritas Ambrosiana, Fondazione Casa della carità – Biblioteca del Confine, Fondazione Culturale San Fedele, Fondazione ISMU – Centro Documentazione. Info al sito www.bibliorete.org
2Hanno partecipato i bibliotecari della biblioteca centrale del terzo raggio, e quelli delle biblioteche del V raggio e del VI raggio, del centro clinico, dei giovani adulti.
3Le cinque leggi della biblioteconomia di Ranganathan sono: i libri sono per l’uso, a ogni lettore il suo libro, ad ogni libro il suo lettore, risparmia il tempo del lettore, la biblioteca è un organismo in crescita. Cfr. Leggere Ranganathan, a cura di Mauro Guerrini, AIB, Roma 2011.
4Durante il corso, nel luglio 2012, per avere una maggiore conoscenza del contesto di riferimento e della sua popolazione (lettori) e dell’offerta libraria a disposizione, è stato creato un apposito questionario che è stato somministrato dagli stessi bibliotecari: 1281 i questionari distribuiti con una risposta del 34%. I dati raccolti hanno fornito uno spaccato della popolazione presente a San Vittore (età, nazionalità, lingua ecc…), degli interessi/ bisogni culturali, un’analisi per genere del patrimonio di tutte le biblioteche. Questionario e dati sono consultabili all'indirizzo
http://www.bibliorete.org/easyne2/Archivi/BLRT/Files/questionario_san_vittore_luglio_2012.pdf 5La traduzione italiana è disponibile sul sito dell’AIB all’indirizzo
http://www.aib.it/aib/cen/ifla/lsn.htm
6Basti citare, per restare nei confini regionali, l’esperienza della casa circondariale di Monza e Brianza Biblioteche o quella di Canton Mombello a Brescia.
7IFLA linee guida per i servizi bibliotecari ai detenuti.
Il progetto è promosso dal Comune di Milano all'interno di
Incontri ravvicinati. Colmare le distanze sfatare i pregiudizi: in biblioteca si può ed è finanziato da Fondazione Cariplo con il bando "Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura".